
Bando
Procedura di selezione per l’ammissione al corso di formazione specialistico sul fenomeno della vittimizzazione secondaria nel contesto della violenza contro le donne rivolto a forze dell’ordine, ad avvocati/e, a magistrati/e e a giornalisti/e.
Iscrizioni al corso prorogate fino alle ore 18:00 del 30 novembre 2021
NOVITA':
Il corso online (9 moduli) ha ricevuto l'accreditamento del CNF - Consiglio Nazionale Forense per il rilascio di 9 crediti formativi
DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
Il presente Avviso viene pubblicato nell’ambito del progetto NEVER AGAIN. Developing an innovative training methodology to prevent and combat the risk of secondary victimization of women victims of violence, finanziato nell’ambito del programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione Europea.
Il progetto NEVER AGAIN mira a prevenire e combattere i rischi della vittimizzazione secondaria nei casi di violenza contro le donne, in linea con i regolamenti internazionali, europei e nazionali.
La formazione, affidata ad esperte ed esperti nei diversi ambiti in cui si manifesta la vittimizzazione secondaria, intende fornire a operatori e operatrici del sistema della giustizia, forze dell’ordine, giornalisti e giornaliste specifiche conoscenze teoriche e abilità operative per decostruire i pregiudizi culturali e gli stereotipi di genere utilizzati dai professionisti che si occupano di casi di violenza contro le donne, rafforzando la propria azione di prevenzione e contrasto della vittimizzazione secondaria. La struttura modulare e flessibile del programma propone una prospettiva di forte integrazione interdisciplinare e consente di soddisfare le esigenze dei diversi gruppi target, tenuto conto del loro background professionale.
Le attività formative, in particolare, mirano a:
Trasformare l’approccio e la cultura professionale del sistema giudiziario, delle forze dell’ordine e dei media quando trattano di violenza domestica e di genere, aumentando la consapevolezza e la comprensione delle radici sociali e culturali della violenza contro le donne ed evidenziando la funzione svolta da pregiudizi e stereotipi nelle decisioni giudiziarie;
far conoscere i meccanismi di perpetrazione della violenza contro le donne e gli stereotipi normalmente associati, il percorso di uscita e i servizi specializzati, gli strumenti di protezione contro la violenza domestica, la violenza contro le donne e di genere.
far conoscere la vittimizzazione secondaria nell'ambito di procedimenti di separazione e divorzio e in procedimenti di custodia e di visita, attraverso l’analisi del sistema, dei dati normativi e giurisprudenziali rilevanti, dei casi-studio.
sensibilizzare i giornalisti ad affrontare il tema della violenza di genere con un linguaggio appropriato e non sensazionalistico, modificando i modelli narrativi e gli stereotipi dominanti nella cronaca e nella rappresentazione mediatica della violenza contro le donne.
VIDEO CONTEST “NEVER AGAIN"
Il concorso intende sensibilizzare alla conoscenza e al superamento della vittimizzazione secondaria premiando produzioni video capaci di raccontare il fenomeno in modo efficace.
Prorogata la scadenza per la presentazione delle proposte:
Ore 24.00 del 04/04/2022
Annunciati i quattro video finalisti del contest NEVER AGAIN al festival Vicino Lontano: vota il tuo preferito!
La Giuria di addetti ai lavori composta da Fabia Bettini (direttrice artistica di Alice nella Città | sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni), Cinzia Spanò (presidente di Amleta, associazione di artiste il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo), Astrid De Berardinis (vicepresidente di Women in Film, Tv and Media Italia), Paolo Camilli (attore, autore e creator), Irene De Marco (responsabile produzione eventi e social media presso MArteLive) ha decretato quattro video finalisti del contest NEVER AGAIN.
VITTIMIZZAZIONE SECONDARIA E CONTESTO DI RIFERIMENTO
Discriminazioni, stereotipi culturali e pregiudizi nel sistema istituzionale, giudiziario, nelle forze dell'ordine e nei media, possono condurre alla vittimizzazione secondaria, che si verifica quando la vittima subisce un ulteriore danno non direttamente dall'atto criminale, ma a causa del modo in cui le istituzioni e gli altri individui trattano con essa, limitando seriamente la capacità delle donne che hanno subìto violenza di cercare aiuto e di accedere alla giustizia.
Una ricerca statistica pubblicata dall'Istat nel 2019 in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità evidenzia chiaramente il persistente rapporto tra stereotipi, violenza e ruoli di genere e tolleranza della violenza esistente in Italia.
La stessa Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza di genere e alla violenza domestica, ratificata dall’Italia nel 2013 e in vigore dal 2014 come legge dello Stato, evidenzia nel suo Preambolo come la violenza maschile contro le donne sia una “manifestazione dei rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi, che hanno portato alla dominazione sulle donne e alla discriminazione nei loro confronti da parte degli uomini e impedito la loro piena emancipazione” e “uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini”.
In questo contesto, avvocati/e, funzionari/e di polizia, personale della giustizia e professionisti/e della comunicazione hanno un ruolo fondamentale nel riconoscere e disinnescare la vittimizzazione secondaria.
Cambiare il loro atteggiamento superando stereotipi e pregiudizi è imprescindibile per assicurare che le donne siano credute quando denunciano violenze, che sia fatta una valutazione del rischio e che siano assicurate adeguate misure non solo per proteggerle, ma anche per supportarle nella fuoriuscita dalla violenza, come raccomanda anche il GREVIO, il Gruppo di esperte/i sulla violenza del Consiglio d’Europa nel suo Rapporto sull’Italia del 2020, frutto del monitoraggio sull’applicazione effettiva della Convenzione di Istanbul nel nostro paese.
In Italia, anche se le leggi hanno visto sviluppi concreti, ultima in ordine di tempo la legge n. 69/2019, il cosiddetto "Codice Rosso", purtroppo lo stesso non si può dire dell'effettiva attuazione della normativa.
E le donne continuano a essere vittimizzate: quando non sono ascoltate da funzionari formati sulla violenza, quando vengono giudicate corresponsabili della violenza nei tribunali e sui media per aver “provocato” gli uomini con i loro comportamenti o con il loro abbigliamento, quando sono considerate madri alienanti e vengono loro sottratti i figli nelle cause di separazione e affidamento.
SOGGETTI PROPONENTI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
- La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a giovani tra i 18 e i 39 anni provenienti da tutta Italia;
- È possibile partecipare in forma singola o associata;
- Nel caso di partecipazione in forma associata, almeno i tre quarti dei componenti del gruppo devono rientrare nella fascia d’età prevista (18-39); ogni gruppo deve indicare una/un rappresentante che sarà la/il referente per le comunicazioni da parte dell’organizzazione;
- Sono ammessi al concorso video inediti realizzati con qualsivoglia tecnica, strumento di registrazione e tipologia narrativa;
- I video devono presentare contenuti originali, non coperti da copyright;
- Per i video che ritraggono volti identificabili (primi piani o in generale persone riconoscibili) è necessario essere in possesso della liberatoria. In caso di minori la liberatoria deve essere firmata da entrambi i genitori;
- Nel caso in cui le immagini si riferiscano a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico, è altresì possibile non richiedere la liberatoria ai soggetti ripresi solo nel caso in cui le riprese siano panoramiche generali e non si soffermino su una o più persone specifiche;
- Le musiche devono essere originali, o comunque non coperte da copyright;
- Il video vincitore del contest dovrà essere sottotitolato in inglese dal/dai soggetto/i proponente/i;
- In apertura, i video devono contenere il titolo dell’opera e il nome del/della autore/autrice o degli/delle autori/autrici;
- Il video deve avere una durata massima di 5 minuti;
- Il formato richiesto è 16:9 Full HD 1920X1080, file .mp4 o .mov, codec video h264;
- Nei titoli di coda è obbligatorio inserire il logo ufficiale del progetto Never Again e quello della Commissione Europea con la seguente dicitura: Il progetto Never Again è realizzato con il contributo finanziario del Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell'Unione Europea (2014-2020), GA 101005539. I contenuti di questo prodotto audiovisivo sono di esclusiva responsabilità dei partner del progetto e in nessun modo possono essere considerati espressione delle opinioni della Commissione europea.
DOCUMENTAZIONE RICHIESTA
L’iscrizione al video contest è gratuita.
Inviare il video e i moduli A/B e C tramite WeTransfer all’indirizzo contest.neveragain allegando il modulo di iscrizione debitamente compilato e firmato.
A. Modulo di iscrizione individuale, comprendente anche la liberatoria per l’utilizzo del video e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali;
OPPURE
B. Modulo di iscrizione in forma associata, comprendente anche la liberatoria per l’utilizzo del video e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali;
C. Liberatoria individuale per i soggetti ripresi, da far compilare e firmare a ciascuna delle persone che compaiono nel video.
Il bando e i relativi allegati sono disponibili sul sito di Never Again vittimizzazionesecondaria e sul sito di M.A.S.C. APS associazionemasc
Tutti i materiali dovranno pervenire secondo le modalità sopra descritte entro e non oltre le ore 24.00 del 04/04/2022 pena esclusione.
Faranno fede l’ora e il giorno di ricezione dell’e-mail.